A seconda dello spazio che abbiamo a
disposizione e di quanto tempo pensiamo di dedicare ai fornelli, ognuno sceglie
la cucina più adatta a sé.
Angolo cottura con sala da pranzo, cucina open space o cucina – laboratorio, ecco
quali sono le soluzioni per chi sta per comprare casa o per ristrutturare.
Prima di acquistare i mobili, o
meglio ancora, prima di strutturare le mura e disegnare gli attacchi giusti,
consigliamo di fare delle valutazioni.
Ad esempio se siamo amanti dell’arte culinaria, se amiamo ricevere numerosi
ospiti, se abbiamo o avremo bambini.
Già perché magari il piccolo angolo
cottura non permetterà di avere il giusto spazio per imbrattare un infinito piano
di lavoro, i numerosi ospiti non saranno comodi senza una capiente sala da
pranzo e i bambini potrebbero danneggiare pensili lucidi o delicati.
Sarebbe ideale avere tutte le
comodità possibili, e oggi si può: all’occorrenza piccole cucine possono
trasformarsi in funzionali laboratori super attrezzati.
Ma come sempre la parola d’ordine è organizzazione. Organizzando ogni minimo
centimetro, come ci insegna IKEA, possiamo ricavare spazi utili e indispensabili.
Se invece vi concentrerete più sull’arte dell’invito che sulla scuola di
cucina, consigliamo le cucine living, dove mangiare e divertirsi con gli amici,
magari mentre si improvvisa un piatto di spaghetti aglio e olio.
Per queste grandi metrature sono molto comode le isole, che vi permetteranno di
ritirare in modo ordinato tutti i servizi di piatti e gli accessori per i
vostri numerosi invitati.
Come ad esempio troviamo tra le cucine proposte da LUBE.



La scelta tra le due soluzioni è sicuramente una questione di spazio, ma anche
di stile di vita.
Riguardo al materiale ricordiamo che i girelli o i giochini dei bambini possono
danneggiare il laccato lucido delle ante inferiori. Quindi, piuttosto scegliete
di alternare al lucido del laccato opaco. Stesso discorso per le ante in vetro.
Attenzione al tipo di acciaio, non ci sono più gli acciai di una volta. Già, il
tempo ha cambiato anche quelli ! Dimentichiamo il lavello resistente della mamma, perché l’acciaio oggi,
soprattutto se economico, si riga e si “modella”.
Anche il piano di lavoro va scelto con altrettanto cura se immaginiamo che è
l’appoggio di tutte le nostre pietanze, anche quelle più calde o quelle più unte,
quindi evitiamo il legno e preferiamo la resina o il marmo.
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